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© K. Wellman |
Nel film c’è la famosa
scena quando la sposa distrugge la Audi TT.
Avevamo una macchina sola, dunque era ovvio che i
doppioni erano esclusi. Mi sono avvicinata alla
macchina. Ho fatto un colpo e il vetro posteriore
si è rotto. Ho cercato di rompere il vetro
anteriore. Invano. I vetri laterali –
invano. La carrozzeria – niente, non è
rimasta nessuna traccia. Mi sono arresa. La sera,
le mani mi facevano così male che dovevo andare al
pronto soccorso. Il medico è rimasto sbalordito
quando alla domanda “Ma che cosa fatto?” avevo
risposto “Cercavo di distruggere una Audi con la
pala”. Tamara Arciuch |
© K. Wellman |
Tradisco mia moglie. Lei mi
coglie in flagrante. Arrabbiata, mi butta in
faccia un piatto di crauti e pezzi di salsiccia.
Abbiamo ripetuto questa scena alcune volte, perché
l’attrice, Iwona Bielska, non riusciva a colpirmi.
Quando finalmente ci è riuscita ha versato il
piatto anche su se stessa. A Wojtek piaceva
moltissimo un campo di grano, vicino alla
campagna, dove giravamo il film. Ha deciso di
girare qui la scena notturna quando la sposa
scappa dopo il litigio con il padre. Abbiamo
cominciato a girare di notte, ma quando è arrivata
l’alba, dovevamo interrompere. Il giorno dopo il
grano era sparito. Marian
Dziędziel |
© K. Wellman |
Per la prima volta nella mia carriera avevo
una truccatura così forte. Il mio protagonista che
arriva alle nozze non vuole essere riconosciuto,
dunque dovevamo mascherare il viso ben conosciuto
di Maciek Stuhr. E poi, per circa la metà del
film, per suscitare la pietà nello spettatore, ho
presenti delle moltissime ferite. In questo stato,
mascherato e ferito, giravo per il set.
Tymon Tymański con il quale spesso ci sedevamo e
suonavamo la chitarra si è avvicinato a me e ha
detto: “Se vuoi suonare la chitarra, devi chiedere
il permesso. Non si fa così che te la prendi come
se fosse la tua.” Mi sono stupito, perché
precedentemente non aveva niente in contrario.
Solo di sera, quando Tymon mi aveva chiesto come
Maciek Stuhr stesse in parrucca, avevo capito che
mi prendeva per uno sconosciuto. Si vede che la
truccatura era ben riuscita… Maciej
Stuhr
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© K. Wellman |
L’atmosfera
era fantastica, piena di allegria e di
risate. Maciek Stuhr, per uccidere il tempo,
inventava diversi spot pubblicitarii. Uno mi
ricordo bennissimo. Un cortile italiano. I ragazzi
giocano a pallone. Si apre una finestra e vediamo
una madre che chiama “ Fabio, Fabio….”.
all’improvviso si sente la macchina frenare e il
lettore dice “Povero Fabio…” Iwona
Bielska |
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© Grupa Filmowa
2004 |
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